A CHI È RIVOLTO:
Seminario per Insegnanti di ogni tecnica della danza.
Data: 14 e 15 Marzo ore 10.00-17.00
Costo 140€ e attestato di Aggiornamento per Insegnanti IFD
Possono partecipare allo stage allievi e danzatori di tecnica classica e/o contemporanea e/o danza moderna dagli 8 anni i poi
(per iscrizioni scrivere una mail con oggetto: Fisiotecnica alla mail info@informazionedanza.it )
Le Classici stage allievi interni ed esterni:
8 – 12 anni: ore 14.00 – 15.30
13 anni in su: ore 15.30 – 17.00
DESCRIZIONE DEL PERCORSO DIDATTICO PROPOSTO:
Percorso di esperienze di movimento finalizzate al lavoro della muscolatura profonda, alla ricerca della conoscenza e della consapevolezza del proprio corpo al fine di poterlo muovere in modo funzionale, senza sforzo, in armonia con gli equilibri e la postura anatomica e di attivare la sensibilità profonda e la propriocezione. Si affronteranno, quindi, le tematiche specifiche dell’asse verticale, della mobilità del bacino e del tronco, mobilità degli arti inferiori e superiori, propriocezione del piede, en dehor, centro del corpo, inteso come punto in cui convergono tutte le forze che agiscono su di un corpo (in danza associato all’equilibrio), attraverso le visualizzazioni di immagini e tavole anatomiche, l’uso di oggetti, e le manipolazioni a coppie al fine di acquisire esercizi che potenzino la muscolatura, migliorino la Tecnica di danza studiata e permettano di eseguire uno stretching corretto.
Principi e obiettivi delle Tecniche di supporto al danzatore
Agli inizi del Novecento l’evoluzione degli studi di anatomia e il miglioramento delle tecniche di allenamento influirono sullo studio della danza che stava già subendo delle modificazioni in seguito alle sperimentazioni dei pionieri della danza contemporanea come Isadora Duncan, Rudolf von Laban e Mary Wigman.
Nacquero, quindi, le ginnastiche dolci, con i pionieri R. Bonde, H. Medau, J. Dalcroze e altri, incentrate su un lavoro di ascolto di se stessi e una presa di coscienza del proprio corpo. A questi studi si aggiunsero i metodi di allenamento derivanti dagli studi di J. Pilates, M. Feldenkrais, F. Mézières, F.Alexander, M. Todd e altri.
Nel corso del tempo, quindi, si è giunti alla consapevolezza che lo studio della tecnica di danza andasse affiancato da un lavoro di supporto ed integrazione da svolgersi parallelamente alla lezione con lo scopo di:
– sviluppare alcune capacità motorie non sollecitate sufficientemente nella lezione di danza;
– costituire un riscaldamento prima della lezione;
– prevenire la possibilità di eventuali infortuni del danzatore conferendogli maggiore conoscenza e consapevolezza del proprio corpo anche in movimento;
– migliorare la prestazione tecnica del danzatore;
– migliorare la coordinazione, la forza, la resistenza, il rapporto movimento – spazio e la mobilità articolare, proponendo uno schema di lavoro che conduca ad ottenere il massimo rendimento con il minimo sforzo.
Il lavoro quindi, non ha il fine di sviluppare la forza muscolare intesa come potenziamento dei muscoli superficiali, ma porta l’attenzione sul lavoro della muscolatura profonda, muscolatura di tenuta e di resistenza.
A questo scopo, viene preferita l’attività muscolare di contrazione isotonica e si pone attenzione ai muscoli antagonisti.
Il lavoro di allenamento diventa un’esperienza personale finalizzato alla ricerca della conoscenza e della consapevolezza del proprio corpo in modo da poterlo muovere in modo funzionale, senza sforzo, in armonia con gli equilibri e la postura anatomica, attivando la sensibilità profonda, la propriocezione, che attivano la memoria del corpo.
Temi e sequenze specifiche di movimento.
Le sequenze di movimento proposte all’interno della lezione possono essere divise in:
– esercizi di presa di coscienza: riguardano la percezione dei vari segmenti ossei e muscolari, della postura, degli allineamenti delle varie parti del corpo, attraverso l’interiorizzazione del movimento, la manipolazione, il contatto con il suolo o con un partner o utilizzando oggetti, al fine di facilitare l’apprendimento motorio;
– esercizi di allungamento: attraverso visualizzazioni e allenamento della muscolatura profonda, partendo dal suolo arrivando alla posizione in piedi e nello spazio.
Quindi, ci si avvale del lavoro delle ginnastiche dolci, e di altre modalità di allenamento come Pilates, Feldenkrais, Gyrotonic, Yoga etc. basate anch’esse sul lavoro della muscolatura profonda e sull’allineamento del corpo.
L’attività di allineamento, quindi, si sviluppa attraverso:
– collegamento ad immagini;
– contatto con il pavimento, pareti, oggetti, partner;
– lavoro a coppie di manipolazione;
– lavoro ad occhi chiusi per stimolare la percezione interna del movimento;
– lavoro sulla respirazione;
– lavoro di allungamento per un tempo stabilito per ogni esercizio di stretching;
– rilassamento dei segmenti del corpo attraverso il lavoro sul rilasciamento del peso al fine di eliminare le rigidità e le tensioni superflue;
– ritmo di lavoro personalizzato: non c’è una finalità agonistica.
STRUTTURA DIDATTICA:
– visualizzazione e percezione dell’asse verticale;
– visualizzazione della struttura muscolo – scheletrica del tronco;
– visualizzazione della struttura muscolo – scheletrica del bacino;
– visualizzazione della struttura muscolo – scheletrica del piede
– visualizzazione della struttura muscolo – scheletrica degli arti superiori
– visualizzazione della struttura muscolo – scheletrica degli arti inferiori
– respirazione diaframmatica;
– percezione e visualizzazione delle parti costituenti il centro attraverso l’uso della respirazione: muscolo diaframma, muscoli del pavimento pelvico, trasverso dell’addome;
– relazione del centro del corpo con lo spazio;
– collegamento tra centro e periferie;
– collegamento delle nuove conoscenze all’ esecuzione di movimenti nell’ambito della Tecnica di danza studiata.
MATERIALI UTILIZZATI:
– tavole anatomiche
– oggetti
– elastici, soft ball. Fit ball, palline
RICHIESTE:
- abbigliamento confortevole e caldo;
- uso di calzini antiscivolo o piedi nudi.